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Il volume descrive la stagione di maggior fulgore del Marchesato di Saluzzo, un piccolo stato di frontiera che nel basso Medioevo ha avuto un ruolo importante tra la Francia e le maggiori potenze territoriali italiane. Con il grande protagonista della stagione tardogotica, il marchese Tommaso III (1357?-1416), il clima culturale è pervaso dalla civiltà cavalleresca di stampo francese, mentre con i suoi successori Ludovico I (1416-1475) e Ludovico II (1475-1504), il territorio presenta una pluralità di espressioni artistiche. Nel corso del Cinquecento, quando lo stato perde la sua autonomia con l'annessione alla Francia, prima di essere assorbito dal Ducato di Savoia, la cultura figurativa saluzzese si avvia infine verso un aggiornamento al manierismo di ispirazione centroitaliana. Le opere presentate illustrano questo ampio percorso cronologico con numerosi esempi tratti dalla pittura, dalla scultura, dall'intaglio, dall'oreficeria, in un continuo gioco di rimandi tra i materiali esposti e ciò che è visibile sul territorio, accostando le commissioni di corte alla cultura variegata e spontanea che caratterizza le vallate alpine.